Ciao Mister.
Forse non lo sai, ma tu hai regalato delle gioie immense a un’intera generazione di tifosi grigiorossi.
Sei arrivato in punta di piedi nell’estate del 1992, portando in dote l’ennesima tacca su un palmarès di tutto rispetto.
Eravamo una piazza stanca di quel continuo saliscendi dalla cadetteria alla massima serie – e rassegnata a ripeterlo in eterno, come un moto perpetuo – e tu invece ci regalasti tre anni di gloria.
L’inizio non fu dei migliori: fuori dalla coppa al primo turno contro una squadra di Serie C e quattro sberle alla prima di campionato in terra romagnola.
Poi di colpo, così, tirasti fuori dal cilindro otto vittorie consecutive, tuttora record, seppur eguagliato da altre squadre, che ci regalarono un pronto ritorno in Serie A.
Serie dove, grazie a te, restammo per tre anni consecutivi, con perle come la vittoria all’Olimpico e il 4-0 ai cugini dell’altra sponda del fiume.
Le salvezze conquistate alla penultima di campionato con quel pareggio da cardiopalma al Friuli e con la vittoria in casa della leonessa.
Ma il regalo migliore che ci hai fatto è quell’indimenticabile weekend a Londra, il sollevare quella coppa a Wembley.
Un sogno che si è realizzato grazie alla tua squadra, che ti avrebbe seguito ovunque e a cui hai insegnato che, oltre alle qualità tecniche, servono anche l’umiltà e il rispetto nei confronti di chi macina chilometri per non far mancare il sostegno a quella maglia che chi è in campo indossa, ma chi è sugli spalti ha cucita addosso.
Vedere una squadra professionistica allenarsi sul campetto dietro la curva, o su quello dove adesso c’è il parcheggio tra il cavalcavia del cimitero e l’Italmark di via Dante, come un branco di amatori, resta una delle immagini più belle di quel periodo.
E tutti, da te all’ultima delle riserve, sempre pronti a metterci la faccia quando le cose giravano male.
Grazie di tutto Mister, e permettimi un piccolo appunto: non è stato facile perdonarti quella firma sul contratto con la lupa biancorossa, ma per te l’abbiamo fatto e non so se l’avremmo fatto per qualcun altro.
Gigi Simoni
22 gennaio 1939-22 maggio 2020