La pubblicazione collettiva di Cremonapalloza

Liber

Che cos’è Liber? Liber è un supporto digitale (o cartaceo) per la lettura e per la scrittura. Ci si possono scrivere o leggere cose belle. O brutte. È un nuovo spazio di Cremonapalloza in cui le persone condividono idee e storie che superano i 140 caratteri e non si rivolgono solo agli amici. È progettato per testi di ogni tipo e può essere usato da tutti: dagli scrittori ai giornalisti, dagli studenti ai cuochi dilettanti. È semplice, bello, collaborativo e ti aiuta a trovare un pubblico per qualsiasi cosa tu abbia da dire

La libertà non è uno spazio libero.
Libertà è partecipazione.

Ultimi scritti

Ho già programmato i nove finali possibili della Champions in base al character alignment di D&D

H

LAWFUL GOOD Dopo aver battuto il Napoli ai quarti grazie a un rigore assegnato dalla VAR all’89′ (nell’arco degli 8′ di recupero espulsi Osimhen, Kvaratskhelia e Spalletti) e l’Inter ai supplementari con un missile da fuori area di Pobega, il Milan alza la coppa in faccia ad Ancelotti. Ai rigori, decisivo quello di De Ketelaere. P.S. Il giorno dopo la finale, Ibrahimović si ritira dal calcio giocato (gli viene assegnata la panchina della Primavera) e Leão rinnova con una clausola rescissoria monstre fino al 2029. NEUTRAL GOOD Una ormai vale l’altra: Ancelotti supera i Roland Garros di Nadal vincendo tutte le partite in rimonta (tra...

Del sorriso di Gianluca Vialli

D

E così, nell’avventura favolosa della tua vita, non sei stato neppure Tu, fino alla fine, quello sempre e solo fortunato. Colpito dal male più oscuro nell’imprevedibile imperfezione della natura di ogni corpo umano, torturato per anni in una devastante consumazione di quel fisico scolpito elegante potente, da ultimo sopraffatto proprio nel tempo della piena maturità dell’esistenza e condannato a un destino ingiusto quanto inesorabile. Chi l’avrebbe mai immaginato, questo maledetto finale prematuro, quando da ragazzini ci siamo incontrati, attraversando non facilmente, diversi ma insieme, un tratto della nostra adolescenza, nel...

Un ragazzo dagli occhi bianchi

U

Devo proprio raccontare questa cosa. Facevano il banchetto, i Morandi. Ogni terza domenica del mese, al mattino, dopo la messa. Mettevano giù una tovaglia per terra, sopra una specie di montagnola fatta di asfalto e di sassi catramati rimasti lì dai lavori dei garage. L’aveva sollevata d’estate la ruspa, quella piccola, quella manovrata dal signore con la pancia sempre fuori dalla canottiera. Una volta lo abbiamo visto che beveva un bicchiere di vino rosso con la schiuma rosa sul balcone della signora Disingrini, la donna senza marito del secondo piano. Si parlavano vicini vicini, così vicini che non abbiamo capito come facesse lei...

Entusiasmo

E

Era un classico sabato sera invernale di provincia con un cazzo da fare, ma migliaia di giovani si stavano preparando per viverlo. Una settimana sui banchi di scuola o al lavoro doveva essere lasciata alle spalle con una serata da leoni, giocandosi alla roulette russa delle strade provinciali la foto in prima pagina sul quotidiano locale dopo lo schianto contro un platano o un muretto. Cenò con i genitori e poi andò a prepararsi per uscire, anche lui. Sapeva che sarebbe stata la solita noiosissima serata spesa invano alla ricerca di qualcosa di indefinito. Pensò di stare in casa, rovistò tra i vinili ma nessuno di loro lo attirò...

Il derby

I

Stava partendo, il treno che ci avrebbe portato al derby stava partendo. La metà dei presenti non era ancora nata quando si era giocato l’ultimo, e l’altra metà era troppo piccola fin per farsi le seghe. Qualche vecchio che ha fatto il derby c’è, la maggior parte di loro non viene più. Non si sono mai abituati al nuovo modo di andare allo stadio e si vedono raramente sui gradoni, ma l’odio verso i cugini l’han tenuto vivo, tramandandolo alle nuove generazioni. Troppa merda per noi negli ultimi vent’anni. Troppa gloria per loro negli ultimi vent’anni. Siamo carichi e sappiamo che anche loro lo sono, ce l’han fatto capire un paio di...

Macchie

M

Ogni sera e ogni giorno incontro Snicio o Micioopy. Lo trovo sempre in Piazza Roma, dalle parti del Filo. Mi vede e mi viene incontro miagolante con la sua coda nera, ritta come antenna, quelle delle nostre radio captano musica, la sua i croccantini. Nella mia borsa tengo di tutto, tra cui un sacchetto che contiene un lungo spago marroncino, per giocare con gli eventuali felini, e, in una busta sigillata, appunto, qualche croccantino. Manco a dirlo, dopo averglieli dati la prima volta, siamo diventati amiconi. «Ciao Micio! Come stai?». «Miao, croccantini». «Tame te set bel!». «Croccantini». «Eh, proprio come la vita, tante domande...

Corona 17. Dissidenti

C

Con gli amici ci si dà appuntamento la domenica mattina in edicola, in un’edicola che possa essere facilmente raggiungibile tramite una valevole scusa per tutti. WhatsApp, chat di gruppo n. 1459: «Si va davanti a Zara». Per me è perfetto perché ho già in mente come sfangarla: «L’unica banca che ho vicina è quella in Duomo», e Zara è appena dietro. Se mi fermano all’andata, «Sto andando a far bancomat per la settimana, non posso pagare con il bancomat le sigarette, la frutta sotto casa e il pane dalla signora dietro l’angolo». E se mi fermano al ritorno avrò anche i giornali sottobraccio. «Ma signora, poteva andare nell’edicola a...

Sassi

S

E quella volta che ci siamo costruiti una spiaggia di sassi? Era la nostra prima volta e già sapevamo che ci sarebbe andato bene qualsiasi mare, purché non fosse troppo lontano. Partimmo all’una di notte, decidendo che sarebbe stata la spiaggia il nostro letto. Sacco a pelo e sassi. Arrivammo che era ancora notte con più voglia di far baracca che di dormire. Non avevamo valutato ci potesse essere l’alta marea e quando trovammo un piccolo spazio asciutto era già quasi mattina. Alla fine due ore intense di sonno non ce le levò nessuno. Arrivare al bar per la colazione fu invece durissima. In mezzo a donne pronte per la messa...

Corona 4. Le cose stese

C

Nulla al mondo surclasserà mai l’importanza che per me hanno le cose stese… Cioè, alt, fondamentale è tutta la procedura, che inizia dallo smistamento dei panni, dai colorati, ai bianchi, ai grigi, ai beige che di solito vanno con i bianchi perché non ho mai abbastanza bianchi da lavare. La stessa importanza la ricopre la cesta per il bucato cui la biancheria viene portata allo stendino, che sia il verticale in casa, l’orizzontale da calorifero o la terrazza sul Torrazzo. La cesta dev’essere bianca, senza se e senza ma, dev’essere bianca perché le cose pulite è giusto che si posino nella cesta bianca, candida, con quel sentore di...

La pubblicazione collettiva di Cremonapalloza

Daniele Conca

non c'è spazio a sufficienza per scrivere tutto.

Sto leggendo

al momento, nulla.

Categorie

Ultime recensioni

Guida galattica per gli autostoppisti

Guida galattica per gli autostoppisti

È difficile scrivere qualcosa che non sia già stato scritto intorno alla Guida galattica per gli autostoppisti, con cui Douglas Adams (1952-2001) si è

Il piccolo libraio di Archangelsk

Il piccolo libraio di Archangelsk

Il piccolo libraio di Archangelsk è un buon libro, come non può che essere un libro di Simenon, anche al difuori dei romanzi del commissario Maigret.

Charlotte Roche Zone Umide

Zone umide

Zone umide è un bel libro. Non diventerà mai un classico della letteratura (visti anche gli argomenti trattati), ma se in poco tempo dalla data di pub

Tags

Andrea Cisi Charlotte Roche Dalai Daniel Pennac David Foster Wallace Douglas Adams Einaudi essay Fandango fantasy Fanucci Feltrinelli feminism fiction Georges Simenon horror humor Lester Bangs London Below Los Bros Hernandez Love and Rockets Magic Press Malaussène Mine vaganti Minimum Fax Mondadori mystery Neil Gaiman Oscar Draghi Raymond Queneau Rizzoli Strade Blu The Sandman The World of Neverwhere Various