La pubblicazione collettiva di Cremonapalloza

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Un’intervista possibile

U

Da quasi quattro decenni si parla di questa entità. Lo si è fatto in maniera abbondantissima all’inizio, alla sua “comparsa”; poi sempre meno, occasionalmente. Poi ancora meno, ma lui c’è ancora, eccome. L’idea è di incontrare proprio lui e chiedergli come sta andando questa esistenza, che sembrava essere un evento epocale solo ieri. Lo si può incontrare ovunque, è cosmopolita e non è classista. È in grado di accoppiarsi con chiunque, non bada all’età, al sesso, al luogo, alle convinzioni politiche o religiose, all’etnia, all’aspetto. Molto democratico. Lo è totalmente. Ci siamo abituati a chiamarlo aids, ma sarebbe più corretto...

Ciao Mister

C

Ciao Mister. Forse non lo sai, ma tu hai regalato delle gioie immense a un’intera generazione di tifosi grigiorossi. Sei arrivato in punta di piedi nell’estate del 1992, portando in dote l’ennesima tacca su un palmarès di tutto rispetto. Eravamo una piazza stanca di quel continuo saliscendi dalla cadetteria alla massima serie – e rassegnata a ripeterlo in eterno, come un moto perpetuo – e tu invece ci regalasti tre anni di gloria. L’inizio non fu dei migliori: fuori dalla coppa al primo turno contro una squadra di Serie C e quattro sberle alla prima di campionato in terra romagnola. Poi di colpo, così, tirasti fuori dal cilindro...

Negazione – …Lo Spirito Continua…

N

Cremona, negli anni Ottanta, era una città metal. Si ascoltava metal, i gruppi locali (salvo qualche eccezione) suonavano metal e nei due negozi di dischi trovavi quasi solo quella musica. La musica era potente, veloce ed energica ma non capivo i testi, perché non conoscevo granché l’inglese e non comprendevo tutto questo interesse per maghi, mummie, faraoni, streghe, folletti e diavoli vari. Iniziai a ordinare dischi per corrispondenza e mi consigliarono i Negazione, gruppo hardcore torinese. Una botta pazzesca. Comprendevo e condividevo i testi e la musica mi strapiaceva. Veloce, diretta e diversa dal solito. Mi confrontavo con...

Quadrophenia Mania

Q

Esce il 26 ottobre del 1973 Quadrophenia, sesto album in studio degli Who, a cui si aggiunge il live Live at Leeds. Quadrophenia è anche la settima o ottava opera rock scritta da Pete Townshend. Già nel 1966 infatti Townshend, compositore ambizioso e dalla mente aperta a mille influenze (da Charlie Parker a Wagner), concepisce un primo passo in tal senso con Quads, una storia ambientata in un futuro in cui i genitori avrebbero potuto determinare il sesso dei nascituri. La cosa non andò in porto e si sintetizzò nel singolo I’m A Boy. Alla fine dello stesso anno però concretizza il suo desiderio con A Quick One (While He’s Away), una...

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Daniele Conca

non c'è spazio a sufficienza per scrivere tutto.

Sto leggendo

al momento, nulla.

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