Cremona, negli anni Ottanta, era una città metal. Si ascoltava metal, i gruppi locali (salvo qualche eccezione) suonavano metal e nei due negozi di dischi trovavi quasi solo quella musica. La musica era potente, veloce ed energica ma non capivo i testi, perché non conoscevo granché l’inglese e non comprendevo tutto questo interesse per maghi, mummie, faraoni, streghe, folletti e diavoli vari. Iniziai a ordinare dischi per corrispondenza e mi consigliarono i Negazione, gruppo hardcore torinese. Una botta pazzesca. Comprendevo e condividevo i testi e la musica mi strapiaceva. Veloce, diretta e diversa dal solito. Mi confrontavo con...