Da quasi quattro decenni si parla di questa entità. Lo si è fatto in maniera abbondantissima all’inizio, alla sua “comparsa”; poi sempre meno, occasionalmente. Poi ancora meno, ma lui c’è ancora, eccome. L’idea è di incontrare proprio lui e chiedergli come sta andando questa esistenza, che sembrava essere un evento epocale solo ieri. Lo si può incontrare ovunque, è cosmopolita e non è classista. È in grado di accoppiarsi con chiunque, non bada all’età, al sesso, al luogo, alle convinzioni politiche o religiose, all’etnia, all’aspetto. Molto democratico. Lo è totalmente. Ci siamo abituati a chiamarlo aids, ma sarebbe più corretto...